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in Fondazione dal 2008 al 2011...?

Francesco Gusella

    Ricordo con grande gioia e confusione la prima volta in cui sono entrato in Studio Castiglioni: con gli occhi di un bimbo sovraccarico di stimoli non sapevo dove guardare. Ero entrato in uno dei templi sacri del design, dove molti degli oggetti più incredibili avevano preso vita ed ogni cosa mi incuriosiva. Mi ero reso conto ben presto che non potevo vincere: sarei impazzito se avessi insistito ad analizzare ogni oggetto, dettaglio o disegno che vedevo in Studio. Se ci siete stati sapete di cosa parlo.

    Finita la visita guidata non sapevo cosa dire o cosa pensare: sono rimasto un paio d’ore in silenzio godendomi l’esperienza vissuta.

    Ben presto chiesi a Giovanna Castiglioni di poter entrare a far parte di questo “paese delle meraviglie” e lei accettò. Non smetterò mai di esserle grato per questa decisione.

    Studiando nel dettaglio i progetti di Castiglioni cresceva in me l’ammirazione per quello che era uno dei miei idoli e per il suo mestiere straordinario ma, sentendo i racconti che ruotavano attorno agli oggetti e gli davano carattere, percepivo che c’era qualcosa di più profondo.

    Negli anni ho passato molto tempo in Studio ed ho avuto il privilegio di conoscere sua moglie Irma, le sue due collaboratrici Antonella e Dianella e, ovviamente, sua figlia Giovanna. Più restavo con loro e più mi rendevo conto che era una vera e propria famiglia. Con i gruppi che guidavo durante le visite, spesso mi capitava di avere intensi riscontri: raccontando i progetti dei fratelli Castiglioni, i visitatori (quando ero fortunato) mi raccontavano di avere incontrato o conosciuto Achille e di aver vissuto momenti memorabili in sua presenza.

    Ogni giorno passato in questa atmosfera ha impresso a fuoco in me una convinzione:  credo che il fascino e la meraviglia che traspare dai progetti di Achille Castiglioni non sia semplicemente frutto della sua bravura tecnica ma sia piuttosto lo specchio dello spessore umano e culturale di un grande uomo. Un uomo che amava le persone, amava vivere con loro e, soprattutto, era entusiasta della vita.

    Credo che siano queste le caratteristiche fondamentali di ogni progettista.

Oggi lavora presso lo Studio...?