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1994

mostra itinerante BTICINO

allestimento della mostra itinerante BTICINO -Matelec Madrid
(1994 , 1996, 1998) Batibouw Bruxelles (1994-1997) Construmat, Barcellona (1995,1997) Eurelec ,Bruxelles (1996-1998) Interior Kortrijk (1998) Elektrotekniek ,Utrecht (1997) Saie 2, Bologna (1995-1998) Elettro, Firenze (1994,1996,1998) Mediel, Napoli (1996,1998) SMAU Milano (1996) Elettri, Siracusa – Padova (1998) SICUREZZA Milano (1998) (con G.Cavaglià grafica I.Lupi)

 

Achille Castiglioni e Gianfranco Cavaglià si cimentano, con questo allestimento itinerante, nella progettazione di un vero e proprio sistema espositivo componibile, un tema ostico che interessa le questioni dei giunti, delle componenti modulari, della praticità di montaggio e del minimo ingombro per il trasporto. Il modulo è costituito da tre elementi di 80cm di lato e di 280cm di altezza. Un montante centrale – cavo per il passaggio degli impianti elettrici necessari all’illuminazione e anche alla verifica dei prodotti da parte dei visitatori-, realizzato con trafilati in alluminio saldati (eseguiti su disegno), connette tre telai di supporto in acciaio, disposti a formare tre spazi uguali, angoli diedri di 120 gradi. Sulle due facce di ogni telaio sono avvitate due L in alluminio, cornice ei sei pannelli per l’esposizione dei pezzi e dell’apparato didascalico. Il singolo telaio, che può sopportare piani orizzontali, è aggregabile anche in linea, a formare pareti continue che delimitano ambiti chiudibili con porte, per zone – incontro, uffici e depositi. Quasi un manuale operativo, la relazione di progetto spiega : “L’illuminazione […] è costituita da apparecchi illuminanti applicati su ciascun elemento […] e richiede l’uso delle sorgenti di luce artificiale fluorescente con lampade Dulux-L Osram, 36w, colore luce da campionare, collocate nelle apparecchiature progettate e campionate. Si richiede verifica e conferma che le sorgenti di luce artificiale non richiedano ulteriori protezioni se collocate oltre 2,5m dalla quota di pavimento sopraelevato. Tutto l’impianto elettrico dovrà essere eseguito secondo le normative più restrittive e il fornitore dovrà rilasciare certificazioni secondo quanto richiesto dalle diverse sedi espositive”. Il pavimento sopraelevato, sede delle canalizzazioni elettriche è il necessario compendio del sistema. L’utilizzo per cinque anni consecutivi, a spasso per l’Europa, testimonia la piena riuscita del progetto; proprio sulla trasportabilità la relazione conclude: “Le diverse parti del sistema espositivo dovranno essere imballate in modo adeguato alla delicatezza delle medesime e saranno utilizzati imballi differenziati. L’imballaggio dovrà essere definito per pesi e dimensioni in relazione ai mezzi di trasporto impiegabili nelle sedi previste per i futuri allestimenti.”